Alimentazione: Giornata Mondiale anti-spreco, da ENEA il Decalogo delle buone pratiche un anno di spreco alimentare potrebbe sfamare oltre 44 milioni di persone. La notizia sul nuovo numero del periodico ENEAinform@

2/2/2017

Roma, 2 febbraio 2017

Dalle buone pratiche sotto forma di decalogo alle nuove frontiere della ricerca con tecnologie e metodologie innovative: è la sfida dell’ENEA contro lo spreco alimentare per sfruttare al meglio quel Giacimento di risorse preziose nascosto nella spazzatura. I dati FAO parlano chiaro: in Italia, un anno di spreco alimentare potrebbe sfamare quasi 44 milioni e mezzo di persone. A livello mondiale i numeri sono altrettanto allarmanti: ogni anno più di un terzo della produzione mondiale di cibo si perde o si spreca lungo la filiera, circa 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti sprecati solo considerando la frazione commestibile. Da qui l’idea di un ‘Decalogo anti-spreco’ da usare nella nostra vita quotidiana:

  • ENEAINFORMA del 2 febbraio 2016Aiutati con la lista della spesa e valuta il più possibile quanto cibo può essere consumato in un pasto medio: così potrai evitare acquisti inutili ed evitare avanzi e i conseguenti sprechi.
  • Controlla la scadenza dei prodotti, pensando a quando utilizzarli: il mancato consumo si traduce automaticamente in uno spreco.
  • Fai attenzione alle etichette: scegli prodotti che riportano informazioni su tecnologie o ingredienti che aiutano a limitare lo spreco alimentare. Il latte, ad esempio, può essere sottoposto a processi (come la pastorizzazione ESL, Extended Shelf Life, o la microfiltrazione) che ne mantengono inalterate le proprietà estendendone però la “vita sullo scaffale”; alcuni prodotti come biscotti, grissini, fette biscottate vengono arricchiti con aromi di origine vegetale estratti con processi sostenibili che prevengono l’irrancidimento in modo naturale e sicuro.
  • Cerca di scegliere prodotti con indicato il destino della confezione a ‘fine vita’: così contribuirai a ridurre la quantità di indifferenziata nell’immondizia.
  • Preferisci il biologico: riduce i consumi energetici di agricoltura e industria alimentare di almeno il 25%, consente di limitare le emissioni di Co2 e non inquina le falde acquifere con  fertilizzanti e fitosanitari di sintesi.
  • Utilizza alcuni semplici accorgimenti per allungare e migliorare la conservazione dei cibi: ad esempio, condisci insalate e verdure solo al momento di servirle; così si mantengono più a lungo e possono essere consumate in pasti successivi.
  • Prova a utilizzare gli avanzi per inventare nuove pietanze: con fantasia e creatività potrai cucinare piatti gustosi evitando di sprecare alimenti.
  • Dopo feste e ricevimenti, valuta se gli avanzi possono essere consumati a breve e invita gli ospiti a portare con loro parte di quello che è avanzato.
  • Informati sui programmi contro lo spreco alimentare della tua città, oppure prendi contatto con le onlus che raccolgono gli avanzi di cibo “buono” e lo redistribuiscono a chi ne ha bisogno.
  • Metti gli avanzi di cibo nella raccolta dell’umido (se vuoi anche insieme agli shopper in bioplastica biodegradabile e compostabile): si trasformeranno in ottimo compost ‘fatto in casa’, creando “valore” sia per le  minori spese di smaltimento (ogni tonnellata di frazione organica in discarica costa alla comunità circa 200 euro, cioè il 50% delle spese totali per la gestione dei rifiuti), sia perché il compost può essere commercializzato a un valore che può variare da 20€/ton per i prodotti all’ingrosso a circa 3€ per Kg per prodotti venduti al minuto.

L’ENEA ha individuato metodologie e tecnologie innovative per trasformare i rifiuti in risorse, attraverso nuovi percorsi di sviluppo, di recupero e di valorizzazione degli scarti alimentari. L’obiettivo è di ‘dare nuova vita’ agli scarti e per la produzione di sostanze nutraceutiche, cosmetici, ma anche energia rinnovabile (biogas) e compost di qualità, oltre che per realizzare alimenti meno deperibili e processi di produzione più sostenibili. Per la notizia completa, clicca qui

Le altre notizie del bisettimanale ENEAinform@, online sul portale dell’Agenzia:

Cooperazione: al via Progetto “professionisti senza frontiere”

Finanziato dal Ministero degli Interni e promosso da FOCSIV - Volontari nel mondo insieme ad ENEA Ong, Enti locali e 'Associazioni di immigrati con competenze', il progetto ha lo scopo di valorizzare il contributo dell'immigrazione come vettore di sviluppo nelle comunità di origine e in quelle di arrivo e prevede iniziative in Italia, Costa D’Avorio, Eritrea e Senegal, in particolare su agricoltura e rinnovabili.

Energia: ENEA lancia #Classe A-LAB, il primo laboratorio Open sull’efficienza

Ideato dall’ENEA per coinvolgere tutti i soggetti -pubblici e privati- che sono interessati al  Programma nazionale di informazione e formazione sul risparmio e l’efficienza energetica per il 2017. Verrà presentato martedì 7 febbraio all’ENEA di Roma.

Ricerca, progetto Ue a guida ENEA su materiali in condizioni estreme

Creare una rete di partner europei a supporto di settori tecnologici e industriali nell’utilizzo dei materiali in condizioni difficili per  temperature, usura, corrosione, livello di carico, in comparti  quali i trasporti, le lavorazioni meccaniche, le costruzioni e l’energia. E’ questo l’obiettivo del Progetto EXTREME coordinato da ENEA e finanziato al 65% da fondi comunitari.

Online riflessioni e approfondimenti su Industria 4.0

La transizione del sistema produttivo verso la quarta rivoluzione industriale è al centro della pubblicazione online “Industria 4.0 – Riflessioni e approfondimenti sulla 4° rivoluzione industriale”, edita da Energia Media, che raccoglie i contributi di alcuni fra i maggiori esperti del settore.  Il contributo ENEA è a firma di Marco Casagni, Vice responsabile per il coordinamento delle attività verso gli operatori privati e le associazioni di categoria della Direzione Committenza.

Il video: Da rifiuto a risorsa. La nuova vita della Posidonia

Liberare le spiagge dai residui di Posidonia, la pianta acquatica che popola i fondali del Mediterraneo, e trasformarli in materiali da imbottitura, biodegradabili e riciclabili, per stuoie, tappetini e passerelle destinati alle attività balneari. Tutto questo è stato possibile grazie al progetto Medonia che ha trasformato un rifiuto in risorsa, restituendo all’isola di Favignana. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra ENEA, Università di Roma “La Sapienza”, Area Marina Protetta delle Egadi e Comune di Favignana e rientra nel più ampio Progetto“Eco-innovazione Sicilia”.