Africa: acqua potabile per 30.000 persone grazie ad ENEA e ONG Salute e Sviluppo

04/06/2015

4 giugno 2015

L’ENEA, in collaborazione con l’ONG Salute e Sviluppo, sta costruendo in Kenya un impianto di ozonizzazione per purificare l’acqua del Lago Vittoria e renderla disponibile per gli abitanti del villaggio di Sori. L’impianto non avrà impatto sull’ambiente perché userà energia elettrica prodotta con pannelli fotovoltaici.

Kenya, villaggio di Sori, a 500 km dalla capitale Nairobi e a 15 dalla prima strada asfaltata. Acqua potabile e servizi igienici sono un miraggio. La povertà non va cercata ma è l’essenza di questo luogo. Dal 2014 l’ONG Salute e Sviluppo lavora per portare dignità e salute agli abitanti del villaggio con un progetto vede il coinvolgimento attivo dell’ENEA, che fornisce consulenza tecnica sull’impianto di sanificazione dell’acqua, in costruzione sulle rive del lago Vittoria. Cristiana Testa e Massimiliano De Mei sono i due ricercatori ENEA che lavorano sul campo a stretto contatto con la ONG e gli abitanti del villaggio. Perché non basta costruire un impianto, bisogna anche essere in grado di farlo funzionare. Cristiana si è concentrata sulla formazione del personale locale per l’installazione, l’utilizzazione e la manutenzione di sistemi idrici ecosostenibili. Mentre Massimiliano si è occupato dell’assistenza tecnica per l’installazione del sistema di sanificazione dell’acqua con ozono alimentato da pannelli fotovoltaici.

Attualmente nel villaggio di Sori non esiste una rete idrica e gli abitanti sono costretti a prelevare l’acqua dal lago, raccogliendola in taniche e trasportandola con asini. Rete idrica a parte, il problema più grave resta l’inquinamento del lago Vittoria causato dagli scarichi industriali e civili e dei liquami animali.

Un cambiamento epocale sta per stravolgere la vita del villaggio: l’impianto ad ozono permetterà a 30.000 persone di accedere all’acqua potabile, diritto universale, e ai servizi igienico-sanitari, tra gli obiettivi fissati dall’Agenda post-2015 delle Nazioni Unite. L’ozono infatti disinfetta l’acqua in tempi molto brevi, senza lasciare residui. È in grado di abbattere la carica batterica di queste acque responsabile, assieme alla scarsa igiene, di infezioni gastro-intestinali e della pelle, di problemi all’apparato respiratorio e del temibile colera. Ma a che punto è la costruzione dell’impianto?  Sulle rive del lago Vittoria, a ridosso del St. Camillus Mission Hospital, è stato costruito un molo dove verrà  installata la pompa di aspirazione, da cui parte la tubatura che convoglierà l’acqua sulla sommità della collina adiacente, a circa 1 km di distanza.

Accanto al molo è stato costruito un edificio per la stazione di controllo  in cui è stato collocato un  generatore d’emergenza e sono in fase di installazione 64 pannelli fotovoltaici da 250 watt, necessari al funzionamento della pompa. Sulla cima della collina, dove arriverà l’acqua del lago Vittoria, saranno posizionati altri 64 pannelli fotovoltaici da 250 watt - con batterie di accumulo - per mettere in funzione i tre ozonizzatori da 12 g/h e la pompa di rilancio dell’acqua trattata e purificata. L’ozono viene prodotto in modo semplice, a partire dall’aria che entra in contatto con la scarica elettrica all’interno dell’impianto di generazione. Sono in fase di costruzione anche una vasca di sedimentazione, un filtro lento a sabbia e due vasche di ozonizzazione. Infine, una rete idrica porterà l’acqua potabile in otto chioschi posizionati vicino alle scuole, alla stazione degli autobus e al mercato.

L’ENEA testerà l'impianto, fornito dalla ditta Aersana, nel Centro Ricerche Casaccia, per valutare la possibilità di modificare il sistema di  immissione dell’ozono nell’acqua e rendere il processo di purificazione più efficace.

 

Per maggiori informazioni:

Cristiana Testa, Centro Ricerche Casaccia, cristiana.testa@enea.it
Massimiliano De Mei, Centro Ricerche Casaccia, massimiliano.demei@enea.it

archiviato sotto: ,