Ambiente: strumenti innovativi per la maxi piattaforma Ue di dati marini

27/10/2016

27 ottobre 2016

Prende il via dal 1° novembre SeaDataCloud, progetto finanziato dalla Ue nell’ambito di Horizon 2020 con l’obiettivo di migliorare la consultazione e la partecipazione a SeaDataNet, la grande piattaforma informatica che consente di archiviare e condividere dati marini multidisciplinari nel campo dell’oceanografia fisica, ma anche della chimica, geologia, geofisica e biologia.

SeaDataNet,Questo vasto patrimonio di dati oceanografici è stato reso disponibile da oltre 100 soggetti di 34 Paesi europei attraverso i precedenti progetti SeaDataNet I e II, di cui SeaDataCloud rappresenta l’evoluzione e l'ulteriore salto di qualità, grazie al potenziamento delle modalità di accesso e consultazione dei dati.

L’ENEA dovrà curare lo sviluppo di alcune attività e coordinare gli aspetti relativi alla comunicazione/disseminazione anche attraverso strumenti informatici avanzati e soluzioni innovative. Nei prossimi mesi è quindi prevista la definizione di un piano ad hoc, con azioni specifiche a cura di un team di esperti del Centro Ricerche ENEA di Santa Teresa.

Per consentire agli utenti un’immediata interpretazione delle informazioni contenute nel portale e semplificarne il riutilizzo anche per scopi diversi da quelli per cui sono stati creati, i dati sono di qualità stabilita da protocolli concordati e vengono resi disponibili in formati standard, utilizzando un vocabolario comune. La maggior parte dei dati è liberamente accessibile mentre per altri è necessaria una negoziazione con il produttore.

Inoltre, il portale SeaDataNet fornisce mappe oceanografiche dell’area europea, informazioni sulle organizzazioni che mettono a disposizione i dati marini, dettagli sui programmi di monitoraggio e ricerca riguardanti il mare e il catalogo dei “Cruise Summary Report”, ovvero i diari di bordo stilati durante le crociere oceanografiche per raccogliere dati e campioni.

La divisione ENEA “Protezione e valorizzazione del territorio e del capitale naturale”, che opera nell’ambito del dipartimento “Sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali”, è impegnata nella ricerca per la protezione e la valorizzazione dell’ambiente marino e costiero e nella realizzazione di strumenti e tecnologie per la loro gestione sostenibile. Requisito fondamentale per sviluppare queste attività è la disponibilità di grandi quantità di dati. Infrastrutture come SeaDataCloud permettono di utilizzare per diversi scopi i dati ottenuti dai vari programmi di ricerca e monitoraggio e di sfruttare a pieno, condividere e valorizzare le informazioni, riducendo i costi e offrendo nuove opportunità di ricerca.

 

Per  informazioni:

http://www.seadatanet.org

Leda Pecci¸ ENEA - Laboratorio di Biodiversità e servizi ecosistemici, leda.pecci@enea.it

archiviato sotto: