EXPO: In "campo" le piante "spaziali"
29/10/2015
29 ottobre 2015
Gli orti “spaziali” dell’ENEA sono andati in scena a EXPO Milano 2015, alla presenza degli astronauti Maurizio Cheli e Paolo Nespoli.
Pomodori che resistono a condizioni estreme fuori l’atmosfera terrestre e producono molecole-antidoto contro l’invecchiamento. Radici in grado di sintetizzare anticorpi e immunostimolanti ad altissimo valore aggiunto che resistono a elevate dosi di radiazioni gamma. Questi e altri “orti spaziali” sono stati al centro dell’evento “Lo Spazio dà i suoi frutti”, che ha permesso di presentare le eccellenze del settore aerospaziale del Lazio, una voce importante nell’economia della Regione, con oltre 5 miliardi di euro di fatturato e 30 mila addetti in 250 aziende.
Due settori di eccellenza dell’ENEA come “agrospazio” e agricoltura 3.0 protagonisti nelle battute finali di Expo Milano 2015. “La nostra ricerca in questi settori e i risultati ottenuti con la Vertical Farm possono contribuire a migliorare sia i processi di produzione del cibo che il cibo stesso”, ha commentato Eugenio Benvenuto, responsabile del laboratorio Biotecnologie, intervenuto all’evento in rappresentanza dell’ENEA.
Nel mese della celebrazione del World Food Day, ENEA intende mettere in evidenza il ruolo chiave dell’innovazione per orientare la produzione agricola all’interno di aree urbane, considerando che nel 2050 si concentrerà nelle città l’80% dei 9 miliardi degli abitanti del pianeta.
“Le sfide future non saranno solo di produrre cibo nello spazio, ma anche riuscire a incrementarne l’offerta e la qualità sul nostro pianeta - ha aggiunto Benvenuto - “Grazie al suo sviluppo su vari livelli, la Vertical Farm dell’ENEA è una possibile soluzione alle richieste alimentari presenti e future dei grandi centri urbani, in quanto è applicabile su edifici esistenti o di nuova costruzione, per realizzare elevate rese produttive su piccole superfici. Inoltre il sistema di coltura idroponica con riciclo continuo di acqua e nutrienti, senza uso di fitofarmaci, rappresenta una garanzia, sia dal punto di vista qualitativo che nutrizionale, per la produzione di cibo, oltre a consentire un enorme risparmio di acqua rispetto ai sistemi di coltura tradizionali”.
L’evento a EXPO è stato organizzato da Regione Lazio, Lazio Innova, Aero Sekur e dal Centro di Ricerca Aerospaziale dell’Università La Sapienza, in collaborazione con ENEA, European Space Agency (ESA), Controlled Environment Agriculture Center (CEAC), Agenzia Spaziale Italiana (ASI), CNR, Università di Tor Vergata e Università della Tuscia.
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