EXPO: online lo speciale di Energia Ambiente e Innovazione sugli obiettivi post Milano 2015
29/10/2015
29 ottobre 2015
È disponibile online lo Speciale “ENEA per EXPO” della rivista dell’Agenzia “Energia, Ambiente e Innovazione” (EAI), curato da Laura Maria Padovani e Massimo Iannetta. Il dossier si compone di articoli scientifici, interviste ad esperti e stakeholder e interventi sulle policy a livello internazionale con un unico filo conduttore: l’innovazione tecnologica. In primo piano, La centralità del cibo: sostenibilità e competitività del sistema agroalimentare, che mette in evidenza come il doppio trend di crescita della popolazione e di diete più ricche – soprattutto in Cina e India – richiederà il doppio della quantità di cibo da coltivare entro il 2050.
“Garantire un’alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutti i popoli, nel rispetto del Pianeta e dei suoi equilibri è il tema intorno al quale ruotano gli approfondimenti - sottolineano i curatori – La sfida alimentare è sempre più complessa: da una parte l’obesità, dall’altra la denutrizione, e poi la scarsità di acqua e di energia che minacciano la sicurezza alimentare e la sostenibilità sociale e ambientale di tutto il sistema. Bisogna individuare nuovi metodi di produzione e tecnologie per aumentare l’efficienza, garantire quantità, qualità e sicurezza del cibo, riducendo i danni ambientali”.
Con l’esperienza di EXPO Milano 2015, l’ENEA traccia le tappe di un possibile percorso che coinvolge agricoltura, alimentazione e sostenibilità, delineando cinque obiettivi. Numero uno: Mantenere inalterate le superfici agricole disponibili per la produzione di alimenti. Terra, acqua, fertilità del suolo e biodiversità: le risorse alla base dell’agricoltura sono a rischio. Per soddisfare l’aumento della domanda globale di alimenti è necessario preservare tutte le superfici agricole oggi disponibili e tutelare la qualità dei terreni, riducendo i processi di degrado, inquinamento e desertificazione.
Il secondo obiettivo è quello di Aumentare la produzione agricola e ridurre le perdite. Se a partire dagli anni ‘60, la rivoluzione verde ha aumentato le rese agricole in Asia e in America Latina con migliori varietà di colture, più fertilizzanti, irrigazione e macchine agricole, ora la priorità riguarda le aree meno produttive in Africa, America Latina ed Europa orientale. L’utilizzo delle biotecnologie per ottenere piante più efficienti e produttive ma anche il ricorso all’agricoltura biologica, conservativa e di precisione potrebbero incrementare in modo considerevole le rese in queste aree.
Terzo obiettivo: Rendere l'agricoltura più efficiente e sostenibile. Ridurre l’uso di acqua (più ‘crop for drop’) e fertilizzanti, migliorare la difesa fitosanitaria e avere piante meno esigenti sono elementi chiave per nutrire il mondo nei prossimi decenni. Un esempio su tutti, l’agricoltura 3.0 con le piante coltivate fuori suolo. Anche le pratiche agricole convenzionali hanno iniziato a fare passi da giganti, trovando soluzioni innovative per usare meglio fertilizzanti e pesticidi, grazie a macchine agricole computerizzate con sensori avanzati e GPS.
Il quarto obiettivo passa dall’agricoltura all’alimentazione: Adottare modelli di consumo sostenibili e ridurre gli sprechi. Vuol dire sane ed equilibrate abitudini alimentari, anche in termini di sostenibilità e consumo di risorse (come la dieta mediterranea), e riduzione dello spreco di cibo (sistemi di packaging intelligenti, compostatori di comunità), sono le sfide cruciali che attendono l’uomo. Rintracciabilità delle materie prime e dei prodotti come garanzia di autenticità e azione di contrasto al fenomeno delle frodi alimentari.
Quinto obiettivo: metodi e tecnologie innovative per Garantire qualità e sicurezza alimentare. “Con questo speciale – concludono i curatori - intendiamo promuovere una produzione sostenibile e un consumo consapevole del cibo, in modo da garantire alle prossime generazioni un futuro migliore. Con un nuovo approccio che tiene conto non solo degli aspetti settoriali ma anche di quelli più trasversali come l’impatto dei cambiamenti climatici sull’agricoltura e sulla catena alimentare marina, l’uso delle rinnovabili, l’efficienza energetica nei processi di produzione, ma anche la valutazione dell’impatto ambientale, i materiali innovativi per il packaging e la sensoristica per la tracciabilità degli alimenti”.
Per maggiori informazioni:
Laura Maria Padovani, Centro Ricerche Casaccia, laura.padovani@enea.it
Massimo Iannetta, Centro Ricerche Casaccia, massimo.iannetta@enea.it