EXPO: online il nuovo numero di Energia, Ambiente e Innovazione, focus sull’agricoltura sostenibile

24/06/2015

25 giugno 2015

CopEAI1 2015 “Aumentare la produzione agricola e ridurre le perdite”  e “Agricoltura più efficiente e sostenibile” sono i due temi al centro dell’ultimo numero del  bimestrale ENEA “Energia Ambiente Innovazione” dedicato ai temi di EXPO Milano 2015.  Esperti e ricercatori analizzano, in particolare, nuovi approcci e tecnologie  per incrementare le rese e , in parallelo, ridurre l’uso di acqua, fertilizzanti e sostanze chimiche nella produzione agricola.

Aumentare la produzione agricola e ridurre le perdite” è il tema di apertura del nuovo numero della rivista: se negli anni ‘60 la ‘rivoluzione verde’ ha aumentato le rese agricole in Asia e in America latina grazie ad una migliore varietà di colture, più fertilizzanti, irrigazione e macchine agricole, ora l’attenzione è concentrata su Africa, America latina ed Europa orientale.

Altro tema in primo piano è la ricerca per ottenere rese più alte evitando di aumentare la superficie coltivata, trattato negli articoli “Scienza e biotecnologie vegetali assicureranno alimenti alla popolazione del 2050? e “Biotecnologie: uno strumento per l’innovazione sostenibile in agricoltura. In particolare, viene approfondito che cosa sono le biotecnologie e il contributo che possono dare per il miglioramento genetico di piante e animali, la caratterizzazione e conservazione delle risorse genetiche, la diagnosi di malattie e identificazione di patogeni, lo sviluppo di vaccini – tutelando la biodiversità.

Nel punto di vista” il Professor Amedeo Alpi dell’Università di Pisa affronta il tema dell’accesso al cibo, del ruolo della ricerca, ma anche di siccità, uso intensivo dell’acqua, “land grabbing” e sistema agricolo italiano. Cambiamenti climatici e globalizzazione stanno mettendo a dura prova l’agricoltura – sottolinea l’articolo Valutare e gestire il cambiamento globale in agricoltura - con la diffusione di insetti tropicali e di specie invasive come la mosca mediterranea della frutta e la tignola del pomodoro, in grado di causare danni economici molto superiori a quelli dovuti ai disastri naturali. L’ENEA ha realizzato, in collaborazione con l’Università della California di Berkeley, il progetto GlobalChangeBiology che, per la prima volta, ha reso disponibile in Europa una tecnologia per interpretare e gestire gli effetti del cambiamento globale in agricoltura, utilizzando le colture mediterranee tradizionali come vite e olivo. In “Genetica applicata alla costituzione di nuove varietà di piante” viene tracciato il nuovo profilo dell’agricoltura, a basso costo, a ridotto impatto ambientale e dalle alte rese, grazie anche all’introduzione di nuove varietà resistenti alle malattie, per diminuire l’uso di antiparassitari e concimi chimici e ottimizzare l’impiego di fertilizzanti e acqua. Un esempio è rappresentato da una varietà di lupino azzurro dolce denominata “Polo”, brevetto ENEA del 2013, destinata all’alimentazione animale, dall’elevato contenuto proteico resistente a stress idrici, alle principali malattie e all’allettamento. Nell’articolo “Fast and Fluo”: la nuova tecnica consente di catturare i cromosomi e apre nuovi orizzonti alla genomica” viene descritta la tecnica messa a punto dall’ENEA per rilevare la presenza di geni e sequenze di DNA, identificare cromosomi e sotto-genomi in specie complesse come il grano tenero, la segale e il cotone e di diagnosticare la presenza o meno di geni alla base di malattie genetiche e mutazioni. Dal 2005 l’ENEA sta lavorando alle “Tecnologie aerospaziali integrate a supporto dell’agricoltura di precisione”, una nuova frontiera della ricerca che coniuga le tecniche di “telerilevamento” come i sensori satellitari ad una gestione agricola ottimizzata in cui nutrienti, acqua, fertilizzanti e pesticidi vengono dosati in base alle esigenze delle colture.

Agricoltura più efficiente e sostenibile” è l’argomento dell’altro inserto “Energia Ambiente e Innovazione” di ENEA per Expo e si apre con il tema “Agricoltura di precisione per aumentare l’efficienza d’uso delle risorse”, che viene definita un insieme di tecnologie, uno stile di gestione ma anche uno strumento adattabile, flessibile e potente. Per Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico WWF Italia, “senza un’agricoltura sostenibile non avremo futuro”: da qui l’importanza di diminuire gli sprechi, ridurre l’uso dell’acqua per l’irrigazione, diversificare le colture, conservare il suolo e la sua biodiversità, migliorare le economie rurali negli ambienti più degradati, recuperare le sementi tradizionali e poi un’educazione all’apprendimento innovativo continuo.

Sul fronte dei pesticidi, la strategia comunitaria punta alla salvaguardia della salute, dell’ambiente e della biodiversità - sottolinea l’articolo “Gestire in modo efficiente gli input chimici ed energetici in agricoltura, riducendo l’inquinamento ambientale”- attraverso la riduzione e la razionalizzazione di prodotti fitosanitari. Per questo è stato creato un comitato tecnico-scientifico, di cui fa parte l’ENEA, che ha istituito un Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Gestione della risorsa idrica è il tema di “Acqua e agricoltura: un rapporto che deve cambiare” . L’ENEA si occupa di tecnologie di gestione e trattamento delle acque reflue e in particolare sta promuovendo, insieme ad altri enti di ricerca europei, un modello di integrazioni che sfrutti le acque trattate di origine urbana in agricoltura sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo. “L’utilizzo della pollina per la riduzione dell’impatto ambientale”: su questo fronte l’ENEA sta lavorando, insieme a partner internazionali, per il trattamento dello rifiuto avicolo e il suo impiego nella concia delle pelli e nella produzione di fertilizzanti organici di alta qualità. “Estrazione sostenibile di biomolecole per usi alimentari, cosmetici e farmaceutici: l’estrazione a fluidi supercritici” è una tecnica su cui l’ENEA lavora, non fa uso di solventi organici, ha ridotti consumi energetici e richiede un numero di step di processo inferiori rispetto alle estrazioni tradizionali.

 

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