Intervista all’On. Quintarelli, Intergruppo Innovazione

17/02/2015

19 febbraio 2015

Le priorità di azione per trasferire i risultati della ricerca a imprese e Amministrazioni Pubbliche

Lo scorso anno un gruppo di deputati e senatori di diverse forze politiche ha formato l’Intergruppo Parlamentare per l’innovazione, con l’obiettivo di "promuovere l’innovazione e lo sviluppo tecnologico dell’Italia".

Come libera associazione, l’Intergruppo svolge la sua attività nei momenti non impegnati dai lavori parlamentari, principalmente attraverso  discussioni online ed uno spazio nel cloud per sondaggi e  la redazione collaborativa di documenti.

L’intergruppo ha un suo blog  www.parlamentari.org e ha all’attivo diverse iniziative sulle quali ENEA Inform@ ha chiesto un’intervista all’Onorevole Quintarelli componente della Commissione Politiche europee della Camera e fra i fondatori del’Intergruppo.

 

D. Onorevole,  in pochi mesi l’Intergruppo ha raccolto un centinaio di adesioni bipartisan; quali sono gli obiettivi che vi siete dati?

L’Intergruppo Innovazione non è una Commissione Parlamentare e non è quindi un organo istituzionale o un organismo che si esprima in modo collegiale. Siamo un luogo di sensibilizzazione e confronto, una libera associazione di parlamentari che ha come obiettivo di promuovere l’innovazione tecnologica in Parlamento e nel Paese. Ci occupiamo di tutti i temi legati all’ICT, e non sono pochi: Internet e la tecnologia sono ormai pervasive.

 

D. In che cosa consiste la vostra attività?

Dalle nostre discussioni online nascono atti parlamentari, emendamenti, interpellanze ed interrogazioni, ordini del giorno, risoluzioni, ecc. che possono essere presentati, in gruppo o individualmente, dai singoli membri dell’intergruppo che le condividono. Abbiamo fatto nuove proposte di legge (una sulla riforma del diritto d’autore e l’altra sulla parità d’accesso alla Rete), ma la nostra attività è principalmente emendativa rispetto a quello di cui si discute in Parlamento.

 

D. Quali sono le prossime iniziative che avete in agenda?

È in corso un’indagine conoscitiva sul tema delle CriptoCurrencies, con incontri  aperti alla cittadinanza. Stiamo lavorando sulla  scuola e lo faremo ancora di più nei prossimi mesi. Alcuni membri dell’Intergruppo, ad esempio, hanno presentato una lettera al Ministro dell’Istruzione per aiutare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro attraverso la diffusione di Open Data, sia su chi si iscrive all’Università, sia sulle job offer del mondo corporate.

Altri temi importanti sono la Sharing Economy, la Net Neutrality e l’evoluzione del  mercato pubblicitario, a partire dalla rivoluzione del programmatic advertisement.

 

D. L’innovazione tecnologica è l’elemento che ‘fa la differenza’ in termini di sviluppo e competitività. Quali a suo giudizio le possibili azioni per rafforzare il trasferimento dei risultati della ricerca?

Occorre agire su un doppio binario: da un lato, la defiscalizzazione degli investimenti in R&D, macchinari, hardware e software rispetto alla quale il Governo ha già fatto progressi e continuerà a farne e, dall’altro, il supporto alle startup. Queste ultime sono uno strumento potentissimo per trasferire, attraverso l’acquisizione da parte di aziende più grandi, know-how, competenze e tecnologie. Un bell’esempio è l’acquisizione dell’italiana Eos per 400 milioni di dollari da parte di un gigante farmaceutico. Sull’approccio da seguire, ai miei collaboratori in I.NET usavo dire “La ricerca è la trasformazione del denaro in conoscenza, l'innovazione è la trasformazione della conoscenza in denaro”. Penso che sia ancora molto valido.

 

D. L’attività dell’ENEA è incentrata sulla ricerca e l’innovazione: quali possibili collaborazioni pensa possano essere attivate con l’Intergruppo?

L’Intergruppo ha introdotto modalità di ascolto e interazione innovative: il Barcamp e l’Hackathon. Alcune delle proposte emerse durante i Barcamp sono poi effettivamente diventate policy.

Invito tutto lo staff di ENEA a seguire i temi di attualità politica in discussione in Parlamento e a mandarci proposte di emendamento puntuali o semplici suggerimenti di approccio: le prenderemo certamente in considerazione. Il canale è sempre aperto e noi per primi – sia tecnici, sia politici – abbiamo bisogno della vostra competenza, della vostra professionalità e dei vostri suggerimenti.

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