Nuovi strumenti per contrastare azioni terroristiche con esplosivi improvvisati

23/03/2015

Roma, 23 marzo 2015

2° Workshop al Centro Sperimentale Volo

Come si sono evolute le minacce terroristiche e le emergenze che ci troviamo ad affrontare oggi. Sono questi i temi del Workshop “Esplosivi improvvisati – Sperimentazione, Difesa e Sicurezza: nuovi strumenti di contrasto a minacce terroristiche emergenti”, che si è tenuto il 19 marzo u.s., presso il Centro Sperimentale Volo (CSV) di Pratica di Mare, alla presenza del Generale di Divisione Aerea Fabio Molteni, Comandante del CSV, che ha aperto i lavori.

Nel corso del workshop, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, sono stati  presentati i risultati raggiunti nell’ambito di progetti e di collaborazioni tra il CSV e l’ENEA, con lo scopo di avviare un confronto con i rappresentanti delle istituzioni e del mondo industriale presenti.

Al workshop hanno partecipato esponenti di aziende attive nella produzione di dispositivi di protezione e prevenzione di attentati terroristici e in particolare per la rivelazione di IED o di materiali utilizzabili per il loro assemblaggio (HME - esplosivi fatti in casa), consulenti per la sicurezza, operatori istituzionali e rappresentanti delle FF.AA. e dei Corpi Armati dello Stato.

Gli ordigni esplosivi improvvisati (Improvised Explosive Device), più comunemente conosciuti come IED, sono ordigni realizzati in maniera artigianale utilizzando parti di ordigni convenzionali, che si possono reperire facilmente e hanno costi estremamente contenuti.

In particolare sono stati trattati tre temi specifici:

  • Analisi delle problematiche di sicurezza delle aree urbane ad alta densità abitativa;
  • Analisi delle minacce derivanti dalla realizzazione di esplosivi improvvisati e ordigni artigianali;
  • Analisi dei metodi analitici e di campionamento per la rilevazione di tracce di esplosivi e delle tecniche strumentali per la rilevazione a distanza.

 

Trattandosi di ordigni non convenzionali, gli IED possono essere di vario genere, a seconda delle capacità e delle disponibilità dell'attentatore, e rappresentano una grave minaccia per la sicurezza.

Da qui la necessità di una stretta collaborazione tra Enti di ricerca, militari e non, per lo sviluppo di specifici metodi di indagine analitici (expert system) in grado di calcolare le probabilità di individuazione dei vari composti mediante i singoli rivelatori e di combinarle al fine di fornire un valore di livello di allarme unico alle Forze di Polizia impegnate in attività di prevenzione e repressione su questo fronte.

La conoscenza degli esplosivi improvvisati, dei precursori di esplosivi e delle informazioni ad essi connesse scambiate in rete consente di prevenire attentati terroristici e costituisce un’opportunità per contribuire ad innovazioni di straordinaria importanza e di pubblica utilità grazie ed attraverso una stretta collaborazione tra specialisti delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, ricercatori ed imprese.

Al Reparto Armamento del Centro Sperimentale Volo spetta il compito di eseguire valutazioni tecnico-operative, sperimentazioni e indagini sull’efficacia e la sicurezza dei sistemi d’arma e materiali d’armamento di interesse, sia di terra che di bordo. Avvalendosi di ufficiali laureati in chimica e ingegneria e di tecnici specializzati, inquadrati nei tre Gruppi – Armamento Convenzionale (GAC), Indagini Balistiche (GIB) e Indagini Tecniche (GIT) – in cui si articola la struttura, il Reparto si occupa delle problematiche relative all’interazione munizionamento/arma/velivolo, promuovendo studi e sperimentazioni volte a individuare le soluzioni tecnicamente più appropriate.

Nel corso della giornata è stato conferito un riconoscimento ai sottoscrittori del Protocollo d'Intesa CSV-ENEA, Genenerale Fabio Molteni, Comandante CSV, e Professor Federico Testa, Commissario ENEA, ritirato dalla Sub Commissario ENEA Dottoressa Maria Cristina Corazza, con la seguente motivazione: “Per aver dato vigoroso impulso e costante incoraggiamento alle attività di studio e sperimentazione volte alla individuazione di innovativi strumenti di contrasto a minacce emergenti in ambito internazionale”.

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