Pompei, per la Villa dei Misteri utilizzati anche i droni ENEA

25/03/2015

26 marzo 2015

Per  il completo recupero degli ambienti della Villa dei Misteri di Pompei,  già in parte riaperti alle visite in questi giorni,  si stanno utilizzando  tecnologie molto avanzate fra cui anche micro- droni dotati di una micro-camera. L’intervento è curato dall’ENEA, l’Agenzia per  le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e, in particolare, dagli esperti dell’Unità Tecnica Protezione Sismica e del Laboratorio Prevenzione Rischi Naturali e Mitigazione Effetti che stanno collaborando alle indagini per il recupero strutturale di una sezione della domus ancora chiusa al pubblico.

La metodologia messa a punto dall'ENEA integra l'utilizzo di tecniche standard per la diagnostica con tecniche innovative di telerilevamento a bassa quota, ovvero droni per l'acquisizione ed elaborazione di immagini ad alta definizione,  l'analisi delle vibrazioni e lo studio della dinamica del suolo e delle strutture di copertura.  L’obiettivo è di valutare  i necessari interventi di messa in sicurezza.

Al momento l'ENEA ha effettuato una prima parte di indagini e concluso la stesura del piano diagnostico nell’ambito di una convenzione con la Soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia avviata dopo il crollo avvenuto all'interno degli scavi nel novembre del 2010. Attualmente è in corso di definizione una nuova convenzione che prevede l'esecuzione di attività tecnico-scientifiche da parte dell'ENEA, necessarie per la progettazione di futuri interventi sulle coperture per verificarne lo stato di conservazione e per la messa a punto di un modello di monitoraggio e diagnosi applicabile anche in altre domus che presentano simili tipologie di copertura.

Per ulteriori informazioni:
Bruno Carpani, Unità Tecnica Ingegneria Sismica, Centro Ricerche di Brasimone, bruno.carpani@enea.it

Servizio ENEA WEBTV Pompei, utilizzati anche i droni per la Villa dei Misteri

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