Salute: ENEA con Istituto Regina Elena per vaccini genetici contro tumori e malattie infettive
15/03/2018
Dalla collaborazione pluridecennale tra ENEA e Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” (IRE) di Roma nasce la piattaforma “Green Genetic Vaccine” (GGV), una strategia innovativa basata su due brevetti per la produzione rapida, sicura e a basso costo di vaccini genetici potenziati con sequenze di DNA vegetale. Finanziate anche grazie al 5xMille destinato all’ENEA[1], queste innovazioni ad effetto immuno-stimolante sono in grado di prevenire o curare patologie tumorali e malattie infettive, come quelle da Papillomavirus umano (HPV), SARS, Zika e influenza. I vaccini genetici sono stati già commercializzati in campo veterinario e numerosi studi clinici in fase avanzata stanno valutando nuove applicazioni per uso umano.
- Diagrammi dei vaccini (costrutti genici) sperimentati
La seconda innovazione[3] sfrutta invece una sequenza vegetale derivata da una proteina della pianta di fagiolo per ‘disegnare’ un vaccino genetico in grado di suscitare una risposta immunitaria efficace per prevenire la trasmissione di HPV e, in linea di principio, di altre malattie infettive, comprese quelle emergenti o riemergenti, come ad esempio SARS, Zika, Chikungunya, influenza e, più in generale, quelle identificate come priorità su scala globale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità[4]. Ma c’è di più: la strategia alla base della piattaforma si è dimostrata efficace anche per la prevenzione di patologie correlate all’insorgenza del cancro.
- Espressione dei geni alla base dei vaccini in cellule trasfettate
Ma non è tutto. Questa innovazione è in grado di risolvere uno dei problemi principali dei vaccini genetici ossia la loro scarsa capacità di indurre una risposta immunitaria adeguata. Infatti, in particolare se combinati con una particolare tecnica di somministrazione, detta elettroporazione, questi vaccini determinano l’induzione di una rapida, robusta e duratura risposta immunitaria che, al momento si è dimostrata efficace anche contro antigeni particolarmente ‘abili’ a sfuggire al controllo del sistema immunitario.
“In questo contesto, gli studi ENEA e IRE hanno dimostrato che, a seconda delle necessità, l’impiego di opportune sequenze vegetali consente di modulare e persino di potenziare il tipo di risposta immunitaria richiesta, attraverso cellule, nel caso di tumori, o anticorpi, nel caso di infezioni”, precisa Silvia Massa.
- Analisi della risposta cellulo-mediata contro il tumore
“A causa dei cambiamenti climatici, delle
- Dimostrazione dell’ampiezza della risposta anticorpale indotta dal vaccino
- Saponaria officinalis
L’ENEA è attiva da anni nello sviluppo di soluzioni innovative, efficaci e sostenibili per la salute, attraverso l’integrazione delle sue competenze in biotecnologie, biomedicina, fisica, scienza dei materiali e sistemi di calcolo, in collaborazione con le imprese, il sistema ospedaliero e il territorio. Le biotecnologie vegetali e farmaceutiche e le nanotecnologie sono utilizzate per lo sviluppo di nuovi prodotti in campo biomedicale e per nuove strategie di prevenzione e intervento, per lo sviluppo di diagnostici, la formulazione di vaccini e terapeutici anche attraverso il supporto di tecniche di genomica, proteomica e ‘imaging’ funzionale.
Per maggiori informazioni:
Rosella Franconi, ENEA - Divisione Tecnologie e Metodologie per la Salvaguardia della Salute, rosella.franconi@enea.it
Silvia Massa, ENEA - Divisione Biotecnologie e Agroindustria, silvia.massa@enea.it
Per approfondimenti:
Papillomavirus umano (HPV) e cancro: nuove strategie terapeutiche e diagnostiche
Repertorio video liberamente riproducibile
Brevetti:
Vaccini Basati su Chimere Genetiche tra Antigeni Virali e/o Tumorali e Proteine Vegetali
Sequenza segnale di proteina vegetale come coadiuvante in vaccini a DNA
[1] ‘Studi di giovani ricercatrici per la salute delle donne e dei bambini - Nuove strategie terapeutiche per la cura dei tumori’ – 2014-2015
[2] EP2456785
[3] PCT/IT2017/050008
[4] http://www.who.int/blueprint/priority-diseases/en/