Studi geologici nell'area archeologica marina di Sinuessa per la valorizzazione del sito
03/10/2014
3 ottobre 2014
È stato infine messo a punto un primo itinerario subacqueo, che evidenzia le bellezze archeologiche dei reperti rinvenuti sui fondali e le peculiarità naturali del banco roccioso di Sinuessa. Nella realizzazione dell’itinerario si è tenuto conto della Convenzione Unesco del 2001, recepita nel 2010 dall’Italia, in base alla quale la fruizione dei beni culturali deve prevedere la conservazione del patrimonio subacqueo “in situ”, per evitare il prelievo di oggetti dai fondali. Sinuessa potrebbe diventare dunque “un museo sommerso” che conserva testimonianze di epoca romana senza alterarne il contesto originario, e in prospettiva, potrebbe essere motivo di investimenti e di sviluppo dell’intera area.
Le attività di ricerca dell’ENEA sono state presentate nel corso del workshop “Erosione costiera in siti di interesse archeologico” di Termoli (3-4 ottobre), organizzato dall’associazione Marenostrum di Archeoclub d’Italia e dall’Ordine dei Geologi del Molise, in partenariato con la Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA) e la Regione Molise, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica. Il workshop nazionale, giunto alla terza edizione, rivolto ad una platea multidisciplinare di esperti e professionisti, vuole promuovere l’attenzione sulla necessità di salvaguardare e proteggere dal fenomeno dell’erosione gli oltre 7.000 km di coste italiane.