ANALISI PRODOTTI “BIOBASED” QUALI BIOPLASTICHE, BIOCOMBUSTIBILI, COSMETICI BIO, PRODOTTI AGRO-ALIMENTARI

Salute e benessere - Consumo e produzione responsabili

Per il raggiungimento degli obiettivi

Agenda 2030

La tecnica consiste nell’estrazione del carbonio dal campione mediante combustione ossidativa. La CO2 prodotta viene trasformata in un composto analizzabile mediante spettrometria a scintillazione liquida. Seguendo le indicazioni della norma ASTM6866 viene misurata l’attività del radiocarbonio per determinare il rapporto tra la frazione proveniente da risorse rinnovabili (“biobased”) che è contemporanea; quindi, contiene una quantità di 14C confrontabile con quella presente in atmosfera e l’eventuale presenza di una frazione derivante da risorse fossili (petrolio) che risulta priva di questo isotopo, perché molto antica.

Tale tecnologia potrebbe essere applicata nei Paesi in via di sviluppo vista l’elevata risorsa di materie prime a disposizione, che potrebbero essere impiegate nei materiali quali bioplastiche, biocombustibili, cosmetici bio, ecc.

Benefici e vantaggi

  • Valorizzazione del prodotto;
  • Possibilità di etichettatura;
  • Rispondenza alle normative estere nel caso di esportazione;
  • Utilizzo delle materie prime per la produzione di materiali quali bioplastiche, biocombustibili, cosmetici bio, ecc.

Servizio ENEA:

  • Certificazione sulla base della norma ASTM6866 della frazione “bio” all’interno di prodotti “biobased” mediante analisi del contenuto di radiocarbonio nel prodotto.

 

Attività ENEA:

Attività svolte dal laboratorio regionale dell’ Emilia Romagna “Tracciabilità” nell’ambito della rete regionale dell’alta tecnologia. Collaborazione con l’Università di Ferrara e di Parma. Certificazione di prodotti per conto di industrie agro-alimentari e tessili e manifatturiere.

Combustione di Biopolimero: a) in fornace a flusso di ossigeno; b) post-combustione.

Riferimenti

Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare
Laboratorio Tracciabilità